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LUSIA, IL COMUNE ASSEGNA LA TARGA AL MERITO SPORTIVO A NICOLA POMARO, PILONE DELLA DELTA ROVIGO RUGBY


"Lusia è un paese talmente modesto e moderato che ha voluto aspettare il terzo scudetto prima di premiare Nicola Pomaro, abbiamo voluto verificare che fosse veramente un campione!.

Scherza così il sindaco di Lusia Luca Prando alla cerimonia - che è stata più una festa - di riconoscimento al merito sportivo al pilone della Delta Rovigo Rugby. Un trofeo a forma di pallone da rugby che il primo cittadino e l'amministrazione comunale, su iniziativa dei consiglieri Ettore Pellegrini e Diego Palanca, delegato allo Sport, hanno voluto donare ad un atleta che rappresenta un orgoglio per la comunità e un esempio per le nuove generazioni.

Classe 1998, Nicola Pomaro ha vinto tre scudetti e due coppe Italia con la prima squadra e, nonostante gli allenamenti e gli impegni sportivi, si è anche laureato in Scienze dell'Economia e della Gestione aziendale.

"Lo sport è ciò che unisce una comunità e mi fa piacere che ci siano ad omaggiarti anche rappresentanti di altre discipline - ha detto Lucio Taschin, delegato Coni - ma la mia ammirazione va al tuo valore, ai sacrifici che hai fatto tu, insieme alla tua famiglia. Perché il gioco di squadra è in ogni cosa che facciamo, dalla scuola, alla famiglia, allo sport".

Anche l'assessore regionale allo Sport Cristiano Corazzari ha voluto inviare un videosaluto per riconoscere che Nicola incarna perfettamente i valori del rugby, quali la solidarietà, inclusione, l'amicizia e il sostegno.

Così anche l'assessore omologo del Comune di Rovigo Andrea Bimbatti che ha ribadito come "questo sport non sia solo l'identità di una città, ma rappresenta l'intera provincia. Tutti noi amiamo il rugby e lo sosteniamo e abbiamo il dovere di dare risalto e valore a chi, come Nicola Pomaro, contribuisce a tenere vivo un patrimonio che è di tutti".

L'atleta, emozionato per il riconoscimento assegnato, ha ripercorso i momenti della finale contro il Viadana, raccontando il piano di gioco del primo tempo, poi ribaltato nel secondo tempo, la rimonta, le emozioni e i festeggiamenti.

Ma si è soffermato sulla sua carriera, iniziata non prestissimo nell'Under 16 delle giovanili della Monti Rugby Rovigo, per poi approdare nella prima squadra a nemmeno 20 anni. "Quando ho iniziato il mio obiettivo era giocare con la Delta Rovigo Rugby - ha detto senza timore -. Mi sono impegnato molto e ho fatto sacrifici. Se devo suggerire qualcosa ai giovani per raggiungere i propri traguardi dico che serve proprio tanto impegno e costanza. Io prima di una partita non uscivo la sera, per arrivare in alto non si deve sgarrare". Ora, dopo la laurea, ha iniziato a lavorare nell'azienda agricola di famiglia, sempre a Lusia. "Io amo questo paese e non vivrei in nessun altro posto - ha ammesso - mi piace la sua tranquillità, si vive bene". Non disdegnerebbe nemmeno di fare il sindaco ha annunciato rispondendo ad una provocazione. "La paura più grande? La dieta - ha risposto senza esitazione - il piatto preferito la pizza e una cosa che lo commuove tanto è vincere la finale"- Nicola Pomaro è un ragazzo sano, con principi solidi, risoluto, molto amato dalla squadra proprio per il suo carattere mite. A dare il suo sostegno infatti alla cerimonia era presente anche il capitano Matteo Ferro, "in segno di amicizia" ha detto. Ma quando scende in campo, Nicola si trasforma: "Cerco di prenderne il meno possibile". L'amministrazione gli ha assegnato quindi una targa al merito ed una pergamena di ringraziamento. Poi l'atleta ha autografato un pallone da rugby che il Comune metterà in bella mostra nei locali del museo.